Mercoledì scorso sono andato in un’officina autorizzata per la revisione periodica della mia “ammiraglia”, un VW Touareg 2500 cc diesel del 2003, ancora ottimamente funzionante senza problemi. Ma il centro revisioni non ha avviato i controlli per la revisione perché la targa non era pienamente riflettente, avendo subito qualche distacco modesto della pellicina che dà la riflettenza, risultando altrimenti del tutto integra e pienamente leggibile. Mi chiedo perché la Motorizzazione Civile, gestita tra l’altro dalla Provincia, non fornisca targhe che siano valide per la normale durata del veicolo. Se per qualche ragione non vuole farlo, sarebbe giusto che provvedesse essa a cambiare la targa a sue spese. Invece, per la scarsa qualità della targa fornita, fa pagare all’automobilista la reimmatricolazione del veicolo, con non indifferenti oneri economici e perdite di tempo. Se per garantire efficaci controlli notturni sull’identità dei veicoli è richiesta una targa riflettente, che questa venga fornita efficiente, capace di restarlo! E se il fornitore delle targhe è incapace di fabbricarne di buone, si cambi fornitore! L’addetto alla revisione mi ha detto che all’estero vi sono soluzioni valide, ma che la Motorizzazione Civile si rifiuta di adottarle! Per quali motivi? E intanto disagi e costi si scaricano sui cittadini!
Il giorno dopo mi sono recato agli uffici della Motorizzazione Civile di Trento. Nello strumento che rilascia il bigliettino di prenotazione per lo sportello non avevo nessuno che già fosse in attesa. Ma ci sono voluti tre quarti d’ora prima che potessi accedere a uno sportello. Le due impiegate addette non parevano motivate a far accedere nuovi utenti e, terminato il disbrigo della pratica in corso, con molti tempi morti in attesa di versamenti alle poste, se ne sono poi andate mettendosi il cappotto, presumibilmente per prendersi una lunga “pausa caffè”. Quando una terza impiegata ha chiamato il mio numero, mi dice che per avere il cambio targa serve un appuntamento, che però sarà possibile dopo l’Epifania. Osservo che nel frattempo scade la validità della revisione e mi dice che, se voglio fare in fretta, in un giorno, vada da un’Agenzia per le pratiche automobilistiche, ovviamente a pagamento. Osservo che già dover pagare centinaia di euri per cambiare una targa scadente fornita dalla Motorizzazione era una sorta di gabella non dovuta e che non intendevo pagare ulteriormente. Alla mia domanda come mai le targhe non venivano fornite di buona qualità, la cortese risposta è stata un comprensivo sorriso: la colpa era dello Stato. Mi chiese se ricordavo di avere il certificato di proprietà; non ricordandolo, mi ha chiesto di tornare all’indomani per fissare l’appuntamento, perché l’iter della pratica cambiava a seconda se avessi tali certificato o meno. Nessun avviso in merito sul sito internet.
Dopo la cattiva esperienza di mesi fa, di aver dovuto pagare due volte per una targa sbagliata, si ripete il disagio per il cittadino. Le impiegate (almeno le due che ho visto assentarsi) non sembravano motivate a servire gli utenti: cortesia avrebbe richiesto almeno di chiedere scusa a chi attendeva se si prendevano una “pausa caffè”. Come già per le visite mediche specialistiche, l’organizzazione mira non a servire al meglio l’utente, ma a spillargli soldi. Mesi di attesa per una visita oculistica o urologica se con ticket, ma nessuna attesa o attesa brevissima se si paga per intero la visita. Qui si tratta di favorire le Agenzie automobilistiche, ma a danno dei cittadini; pratiche subito pagando le Agenzie, pratiche lunghe di più settimane se si vuole pagare solo la tassa provinciale. Giunta del cambiamento: sveglia! I cambiamenti che servono al cittadino non sono solo quelli di scegliere un dirigente o un consulente al posto di un altro, ma soprattutto quelli che fanno sentire il cittadino non servitore o pollo da spennare, ma persona da “servire”.
scritto 19 dicembre 2019