Egregio Direttore,
nella terza pagina di Avvenire del 23 aprile un lungo articolo di Luigino Bruni mi ha lasciato sconcertato: la Controriforma cattolica per Bruni aveva ed ha torto mentre la Riforma protestante e Lutero aveva ed ha ragione. Sacrificio e merito sono categorie appropriate a “idoli” e la Chiesa cattolica che le ha proposte ha sbagliato in modo evidente. La stessa domenica del 23 aprile il Vangelo della Messa raccontava come Gesù di Nazareth spiegava ai discepoli di Emmaus, sconcertati per la brutta fine da lui fatta, come fosse necessario che egli venisse sacrificato, in adempimento alla Scrittura. Evidentemente l’evangelista Luca, stando a Bruni, ha falsificato le parole di Gesù. Per Bruni sbagliato pensare alla Messa come sacrificio, come sbagliato il culto dei santi e sbagliato valorizzare il sacrificio. Ingannate le mamme che si sono sacrificate per la famiglia: penso a mia madre che ha avuto undici figli e a mia moglie che ne ha avuti nove e a mia suocera che ne ha avuto sette. Ingannati i bambini che erano invitati da sacerdoti, suore e catechiste a disciplinare i loro desideri anche rinunciandovi. Guai pensare a meriti e demeriti. Il sig. Bruni è ovviamente libero di pensarla come crede, di essere estimatore più di Lutero, in materia, che del magistero conciliare cattolico. Ciò che mi chiedo è che abbia a che fare Avvenire con queste valutazioni. Già c’è disagio per alcune posizioni assunte dal giornale, che pur rientrano nella libertà di opinione anche in un quotidiano definito “dei vescovi italiani”. Se adesso si mette a fare da megafono alle tesi di Lutero e alle sue condanne della Chiesa cattolica mi chiedo cosa abbiano a che fare con Avvenire i laici cattolici italiani.
INVIATO AL DIRETTORE DI AVVENIRE E NON PUBBLICATO
Confidiamo in un nuovo direttore cattolico e non luterano o altro… Grazie Renzo. Un caro saluto.
MI PARE CHE IL NUOVO DIRETTORE SIA MENO SETTARIO