Trento, settembre 2020
Caro amico, cara amica
sono candidato nella lista dell’Unione dei Democratici Cristiani per il Comune di Trento e per le circoscrizioni di Villazzano ediOltrefersina. Penso giusto segnalarlo alle persone con le quali ho avuto occasione di avere rapportisignificativi non casuali, dando al riguardo informazioni, per una scelta consapevole.
Pur avendo chiuso il mio impegno nelle istituzioni politiche nel 2006 e ripreso l’insegnamento universitario fino al 2018-19, ho continuato a fare quanto potevo per dare ai cittadini l’opportunità di poter scegliere una formazione politica di prevalente ed esplicita ispirazione cristiana. Essa serve per non dover trascurare nelle scelte, anche comunali,valori importanti. Ciò accade a chi sceglie a sinistra o per laici radicali in merito alla “questione antropologica”(trascura valori quali il rispetto integrale della vita umana, in ogni condizione, il dare ai figli un ambiente familiare accogliente, anche non consentendo che si generino volutamente figli privi del papà e della mamma naturali). Ciò accade a chi sceglie a destra in merito alla “questione democratica e istituzionale” (trascura valori quali la concezione della democrazia pluralista e partecipativa, non solo elettorale, e quali il rispetto del principio di sussidiarietà a tutti i vari livelli di governo, da quello locale a quello europeo e globale, evitando nazionalismi e particolarismi).
Con un gruppo di amici abbiamo perseguito tale obiettivo prima in Trentino con il Centro Popolaree dal 2018 anche a livello nazionale, riattivando, con i soci che hanno confermato la loro iscrizione storica 1992-93, il partito della Democrazia Cristiana, per sentenza definitiva della Corte di Cassazione, nel 2010,dichiarato mai legittimamente sciolto. Con altri partiti della diaspora del cattolicesimo politico (Unione di Centro, CDU) e una quarantina di movimenti e associazioni di ispirazione cristiana, ci si è incamminati verso la convergenza, creando una Federazione Popolare dei Democratici Cristiani, che per queste elezioni regionali e comunali ha proposto il simbolo dello “scudo crociato” con la dicitura “Unione dei Democratici Cristiani”.Sarebbe stato male non cominciare con una presenza dell’Unione dei DC alle prossime elezioni a Trento, tanto più che a coinvolgersi non sono solo persone che furono della DC in passato, ma anche giovani che capiscono l’importanza e la validità del progetto politico. Proprio per accompagnare la realizzazione di tale progetto, in quanto ritenuto personalmente “ponte” tra la DC storica, della quale sono stato ultimo Segretario in Trentino, dal 1992 al 1994 e la DC che si è riattivata e della quale dal 2019 sono stato eletto Presidente del Consiglio Nazionale (è la stessa DC di Degasperi, Sturzo, Moro, Piccoli, Kessler e di molti altri), mi è stato chiesto di candidare per le comunali di Trento e mi sono sentito in dovere di accettare la proposta. Se eletto, sarò anche nella possibilità di dare al Comune di Trento i contributi di tanti anni di esperienza in molteplici campi, quali ad es. quelli culturali, urbanistici, sullo sviluppo socio-economico delle aree di montagna e marginali, delle politiche sociali e per la famiglia, dell’identità e dell’appartenenza, delle politiche per la casa e di quelle per i centri storici urbani e rurali.
L’Unione dei Democratici Cristiani sostiene la candidatura a sindaco di Marcello Carli, anch’egli di origine DC. Egli ha valide competenze gestionali e politiche e un programma innovativo condiviso. L’Unione dei DC ha pensato utile sottolineare alcuni obiettivi programmatici in un pieghevole che mi permetto di allegare (e qui pubblicato in altro messaggio del blog). Mi permetto anche di elencare dieci motivi per i quali una persona potrebbe decidere di darmi la preferenza. Su questo blog a mio nome è anche pubblicato in sintesi il mio curriculum, omettendo la parte universitaria e professionale.
Cordiali saluti,
Renzo Gubert
10 MOTIVIPER CUI POTRESTI DECIDERE DI VOTARE GUBERT NELLA LISTA DELLO SCUDO CROCIATO
1.Classe 1944, ha alle spalle molte esperienze professionali, amministrative, culturali, politiche in Trentino, in Italia, in Europa e in tutti gli altri continenti (si veda il curriculum depositato in Comune). Può essere utile per le scelte comunali.
2.Ha operato per la riattivazionelegittimadella Democrazia Cristiana, il partito di Alcide Degasperi,di Sturzo, di Moro, di Piccoli, di Kessler, e di tanti altri che hanno servito Trento e il Trentino;
3.È un autonomista convinto,ma nello stesso tempo convinto europeista e favorevole alla costruzione di istituzioni democratiche globali: lo dimostrano gli studi sull’autonomia dell’area alpina e gli interventi nelle Assemblee parlamentari del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea Occidentale
4.Crede nell’importanza di una famiglia naturale unita e fiduciosa nel futuro; primo di dieci figli, con la moglie Maria Silvia Zecchini ne ha avuti nove
5.Non concepisce Trento solo come città di provincia, ma come centro mitteleuropeo di mediazione fra area economica e culturale italiana e quella tedesca; lo ha già dimostrato anche all’Università come direttore di una rivista italo-tedesca di sociologia
6.Èconcreto:ai problemi degli abitanti vuol dare risposte nei fatti, come ha fatto per il bisogno di “prima casa” da assessore a Primiero
7.Èdisponibile e sente il dovere di rendere conto del suo operato ai cittadini, come ha dimostrato negli anni del mandato parlamentare, con recapiti regolari e il bollettino periodico “in Politica”
8.Non gli piace che chi amministra privilegi amici e conoscenti, senza considerare meriti e capacità, per incarichi, contributi, consulenze, scelte urbanistiche: ama l’imparzialità della Pubblica Amministrazione
9.Crede nel principio di sussidiarietà, valorizzando le capacità di iniziativa di associazioni e comunità; lo ha dimostrato con l’impegno per l’autonomia delle scuole nella Federazione delle scuole materne e nella Conferenza Permanente per le Autonomie
10.Haconvinzioni profonde, ispirate al pensiero sociale cristiano, ma odia il settarismo, e valorizza le buone proposte anche se vengono da chi è di parte opposta. Lo testimoniano i verbali parlamentarie dell’Assemblea Parlamentare delConsiglio d’Europa.