Renzo GUBERT – Chi è?

Nato a Primiero l’11 agosto 1944, primo di dieci figli, padre primierotto (Turra di Pieve la nonna) e madre “fiamaza” (Delmarco di Castello il nonno e Paluselli di Panchià la nonna), famiglia di piccoli contadini in affitto, con il padre che, per necessità, lascia il lavoro agricolo a moglie e figli e fa il manovale stagionale nell’edilizia.

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Il pluralismo sessuale é naturale? Osservazioni a un editoriale del quotidiano T

di il 7 Giugno 2023 in famiglia con Nessun commento

Egregio Direttore.

l’editoriale del 4 giugno del T, firmato da Sara Heiazi, che si qualifica antropologa e ricercatrice, afferma fin dal titolo che “il pluralismo sessuale è naturale”. Cosa vuol dire che è naturale? Se vuol dire che è riscontrabile nei comportamenti osservabili, non v’è dubbio. Se invece vuol dire che è “secondo natura” la prima smentita viene dal considerare le differenze tra corpo maschile e corpo femminile. La natura ha provvisto diversità di organi sessuali e riproduttivi di maschi e femmine, tant’è vero che solo interventi chirurgici e chimici innaturali possono cambiarli. Tant’è vero che la procreazione di figli avviene solo per l’incontro di cellule maschili e femminili. Ciò che può cambiare da società a società è la configurazione dei ruoli sociali di maschi e femmine, anche se, come in genere nei mammiferi, il ruolo di cura dei figli nella prima infanzia, per natura, è in netta prevalenza della madre, anche in ragione della capacità femminile di allattamento. Difficile affermare che rapporti sessuali tra maschi o tra femmine siano “secondo natura”, tant’è vero che fino a non molti anni fa l’omosessualità era considerata una “malattia” anche da organismi internazionali. Le conoscenze scientifiche hanno messo in evidenza basi ormonali della forza con la quale si accentuano mascolinità e femminilità come condizione psicologica. Da sociologo posso aggiungere condizioni sociali che favoriscono il manifestarsi più o meno forte di tendenze omosessuali, ma da questo non si desume che l’omosessualità e varianti connesse sia secondo natura e non si desume che sia sbagliato cercare di controllarle, come un uomo e una donna siano chiamati a controllare molte altre tendenze istintuali, tutte naturali ma non per questo buone o desiderabili. Sorprende un po’ che un’antropologa e ricercatrice indichi nelle pratiche sessuali degli umani prima del neolitico il vero modello di natura autentica. L’umanità ha compiuto passi notevoli di progresso grazie alla cultura, dando fondamenti scientifici e normativo-filosofici a cosa sia “secondo natura”. Deve essere buttato tutto a mare per assecondare l’orgoglio degli omosessuali, che non si preoccupano della lesione dei diritti di bambini cui è tolta la madre o è reso sconosciuto il padre?

INVIATO AL QUOTIDIANO T E FINORA NON PUBBLICATO

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