Renzo GUBERT – Chi è?

Nato a Primiero l’11 agosto 1944, primo di dieci figli, padre primierotto (Turra di Pieve la nonna) e madre “fiamaza” (Delmarco di Castello il nonno e Paluselli di Panchià la nonna), famiglia di piccoli contadini in affitto, con il padre che, per necessità, lascia il lavoro agricolo a moglie e figli e fa il manovale stagionale nell’edilizia.

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Ringraziare Lutero?

di il 6 Novembre 2016 in COMMERCIO con Nessun commento

Vita Trentina del 23 ottobre riporta un’intervista a mons. Brian Farrel, segretario del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Tra i temi le celebrazioni dei 500 anni della riforma luterana, che vedranno il 31 ottobre anche la presenza in Svezia di Papa Bergoglio. Il monsignore parla di spirito di amicizia tra cattolici e luterani, dell’opportunità di sottolineare le cose che accomunano anziché guardare a quelle che dividono. Giusto camminare nella reciproca carità, ma mi chiedo che carità, che amore sia quello che nasconde all’altro (o mette tra parentesi) la verità. La verità non si scaglia, certo, ma si dice, in spirito fraterno. Che proprio a Trento, città della riforma cattolica in risposta alla riforma luterana, da parte di mons. Farrel si sconfessi la lunga storia della preservazione della verità contro le eresie luterane e in generale protestanti, dicendo che invece bisogna valorizzare l’apporto alla chiesa universale della riforma protestante, mi è sembrato fuori luogo. Le verità proclamate in modo solenne dal Concilio di Trento, smentendo contrarie affermazioni luterane, sono ancora valide?

Una cosa è orientare i rapporti tra cattolici e protestanti a spirito di carità; altra cosa considerare positivamente gli apporti della riforma protestante. Da sociologo vorrei ricordare come Max Weber rintracci proprio nell’etica protestante la fonte dello “spirito del capitalismo”, che non mi risulta possa essere valorizzato dalla dottrina sociale della Chiesa cattolica, neppure nella versione ultima di Papa Bergoglio. Anzi! Da sociologo che da decenni studia sui valori, non posso non ricordare come in tema di vita umana e di famiglia sono le società influenzate dalla riforma protestante a non conoscere limiti etici. Per non parlare dell’esigua percentuale di cristiani che assistono alla messa e dell’aumento forte di non battezzati. Non si può tacere, inoltre che è stata proprio la riforma luterana a trasformare il rapporto dialettico tra autorità religiosa e autorità politica realizzato nel Medio Evo e continuato in età moderna, in un’asservimento della chiesa al potere politico, negando la laicità di questo. E non è solo il caso del principio per cui il popolo doveva avere la religione di chi aveva il potere politico (“cuius regio, eius religio”) o della Regina di Gran Bretagna, capo della Chiesa anglicana, ma anche fino a ieri dei paesi luterani nord-europei. Dobbiamo ringraziare di tutto ciò Lutero e la riforma protestante?

Mons. Farrel afferma che tra cattolici e luterani non vi sono poi grandi contrasti. Quelli che ci sono vengono da lui considerati di non grande importanza, un abbaglio preso da Papi e vescovi per 500 anni? Motivati da rivalità? Forse è il caso di approfondire la questione……

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